Protagonisti sono un Lui e una Lei che non si sono mai incontrati. Si incontrano le loro esistenze passate, future o soltanto immaginate. Ogni volta è un nuovo incontro, qualcosa rimane dall’incontro passato, ma loro non ricordano perfettamente. Come in un sogno, tra casualità e fatalità, le loro anime si chiamano, si riconoscono e infine sono costrette ad abbandonarsi.

  • Di : Nadia Casamassima
  • Con: Nadia Casamassima e Andrea Santantonio
  • Video: Luca Acito
  • Costumi: Francesca Traverso
  • Durata 50 minuti
  • Consigliato ad un pubblico di adulti e ragazzi

Lo spettacolo nasce da una riflessione sulla relazione tra il reale e l’immaginario.
Quanto nel reale c’è di immaginario? I nostri sentimenti, i presentimenti, i desideri, l’inna-moramento, appartengono all’uno o all’altro? La nostra vita è più reale o più immaginaria? Oppure Entrambe? Le due dimensioni convivono?
Quanto spazio lasciamo alla dimensione immaginaria?
Quanto è necessaria per dare senso alla realtà?
Siamo convinti della necessità dell’immaginario, di guardare la realtà con gli occhi dei so-gnatori. Siamo quindi convinti della necessità del teatro e della sua capacità di trasformare il reale e dare senso.
La dimensione poetica, immaginaria, onirica, ludica, amorosa dell’esistenza ci sembra che vada custodita perchè fragile, passeggera, mutevole. Perchè è un volo leggero, un salto, una sospensione dell’anima, di cui abbiamo bisogno.
Le parole che abbiamo scelto sono poche parole d’amore.