
Super Santos
(Uno che ce l’ha fatta)
Studio
di e con Donato Paternoster
Dramaturg Simone Faloppa
Presentato da IAC e Pagina40
In collaborazione con Farsa e Skèné produzioni teatrali
Ispirato ad una storia vera, racconta la storia di una promessa di provincia, un ragazzo che negli anni 90 rinuncia agli scarpini da calcio e alla serie A per rientrare nel mondo scalzo, da frate francescano.
Come è potuto succedere?Cosa significa scegliere?
Ognuno di noi pensa di potersi assegnare da solo una vocazione, dì ubriacarsi delle illusioni del mondo. Il successo, il denaro e l’eterna giovinezza: non sono i soli parametri della rispettabilità sociale?
È davvero cosa buona e giusta esaltarci in questo nuovo Medioevo in cui viviamo?
Quale celebrazione, quale liturgia nella nostra vita è fonte di Letizia?
La mano de Dios!?Una bugia!
Forse è tempo di scelte, ma forse…nella leggerezza dei piedi…respira l’essenza stessa di Dio.
Note di Drammaturgia
Nella vita di ognuno di noi, silente, c’è quello che nel Duecento umbro si chiamava cerca: dare un significato più alto alla propria esistenza. Oggi diremmo: realizzarsi, monetizzare il proprio talento. Può capitare però che darsi un certo obiettivo non coincida con la cerca del vero sé stesso, ma sia l’espressione inconscia di una forma di riscatto collettivo. Non sono il successo, il denaro e l’eterna giovinezza i soli parametri della rispettabilità sociale? Allora il tuo corpo – che è stato il tempio dei tuoi sacrifici – entra in una notte oscura, si ammala. È tempo di crisi. È tempo di scelte. È tempo di giocare altre partite… alti e altri campionati.