Contra gigantes
Produzione Teatro Nucleo
Di e con Horacio Czertok
Nel 1990 Horacio Czertok scrisse per il Teatro Nucleo una drammaturgia tratta dal romanzo Don Quijote de
la Mancha di Miguel de Cervantes Saavedra. In coproduzione con il Theater-am-Turm di Francoforte (DE)
ne nacque uno spettacolo per gli spazi aperti, il cui debutto si tenne in Spagna al Festival di Teatro Classico
di Almagro.
Seguì una fortunata tournée con riprese ogni anno, fino al 2007: centinaia di repliche in tre continenti,
decine di festival internazionali ma soprattutto presenze nei borghi e nelle periferie senza teatro. Da
drammaturgo, Czertok diventò Don Quijote.
Il personaggio non accettò volentieri la fine dello spettacolo e da qualche anno cominciò ad apparire in
sogno al drammaturgo-attore: voleva tornare alla vita, sia pure quella scenica. Così Czertok decise di farne
un soliloquio, un monodramma a più voci.
Il famoso romanzo in realtà è tra i più famosi, più citati e meno letti e perciò meno conosciuti. Il lavoro che
ci si prefigge, dunque, oltre a riappacificare l’inquieto personaggio in vista di una futura ripresa del grande
spettacolo per gli spazi aperti, vuole avere una doppia valenza, ovvero teatrale e culturale.
La drammaturgia ha infatti identificato gli svariati giganti con cui si batte o vuole battersi il Don, oltre al
proverbiale Mulino. Ha approfondito la ricerca fatta nel 1990 sul romanzo, sull’autore e sul suo tempo,
giungendo a nuove scoperte. In scena vediamo l’attore, il personaggio Don Quijote, Sancio Panza, Don
Miguel de Cervantes, tutti in stretto rapporto tra loro, spesso conflittuale, e con gli spettatori, invitati ed
invogliati con questo lavoro ad approfondire la propria conoscenza dello straordinario romanzo.