di Palinodie | Stefania Tagliaferri e Verdiana Vono

Donne con la mannaia nasce per evidenziare e rinsaldare il legame tra arte e rivoluzione, intesa come quel cambiamento sociale che le giovani artiste avvertono come necessario.

Il lavoro proposto da Palinodie si muove tra i confini del teatro e della performance d’arte contemporanea: l’intento è quello di mostrare il percorso travagliato di manifestanti e artisti che si fanno portatori di un messaggio di cambiamento possibile, forse necessario. Un’indagine su ciò che fa scandalo: il corpo delle donne, le proteste, l’arte.

La ricerca artistica per la produzione di Donne con la mannaia si avvale di strumenti e metodologie transdisciplinari rispetto ai linguaggi espressivi contemporanei, nel tentativo di superare i confini della performance e di rendere processo culturale aperto al pubblico anche tutto il processo creativo. Tra cui residenze di studio e di sperimentazione, visite a gallerie e musei d’arte contemporanea, ricerca su archivi digitali delle collezioni di arte contemporanea disponibili in rete, workshop, restituzioni e prove aperte.
Donne con la mannaia è una call to action, un manifesto, un cantiere per costruire comunità. Le tradizionali appartenenze non sono più sufficienti.

 

workshop palinodie

Workshop PUNTO DI ROTTURA

Un laboratorio teatrale (16 +) che trova origine e motore nel dissenso. Dissenso sociale, familiare, politico, intimo.

Riesci a individuare qual è il momento in cui non è più tollerabile che le cose restino come sono? Cosa succede in quell’istante?

In fisica il carico di rottura, ultimate tensile stress, è il limite massimo di forza esterna applicata oltre al quale un materiale subirà una deformazione e un cambiamento dello stato tensionale interno. Insomma quel momento in cui della resilienza non ce ne si fa più nulla.

All’interno del laboratorio proveremo a prendere sul serio i nostri carichi di rottura, li esploreremo con delle azioni artistiche, dove voci, corpi e materiali diventeranno rappresentazione di questa trasformazione, con l’intenzione di rendere il dissenso un motore di comunicazione e cambiamento pubblico. E poi chissà, se l’azione artistica e performativa basta per contribuire a cambiare questo mondo rotto. 

Il laboratorio è condotto da Verdiana Vono, drammaturga formata a Ert Emilia Romagna Teatro, e Stefania Tagliaferri diplomata in regia alla Paolo Grassi di Milano della compagnia teatrale Palinodie. 

Galleria

Tagliaferri e Vono portano avanti la ricerca artistica sul femminile e sulla militanza con i lavori della compagnia dall’anno della fondazione. Si segnalano, in particolare, lo spettacolo Alle mie figlie. Avere come mamma Bocca di Rosa (premiato nella sez. Nuove Opere del bando Siae e Mic Per Chi Crea); l’ultimo lavoro Persino le montagne più alte sugli effetti e le percezioni individuali del cambiamento climatico. Persino le montagne più alte sarà oggetto di indagine attraverso il
processo di internazionalizzazione Boarding Pass che la compagnia porta avanti indagando tematiche legate all’identità di confine. Tagliaferri nel 2021 ha conseguito un master in Public History (Fondazione Feltrinelli e Università degli Studi di Milano), sulla divulgazione della storia e dell’impatto delle narrazioni storiche sulla vita dei singoli.

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